La scrittura è un’arte che si impara

Tornano al Museo Diocesano la mostra e il laboratorio dedicati agli strumenti della scrittura.

Da sabato 11 gennaio a domenica 15 marzo 2020, alcuni oggetti che ripercorrono la storia della scrittura saranno esposti lungo il percorso del Museo Diocesano, creando curiose connessioni che vogliono valorizzare il ruolo degli istituti culturali coinvolti nell’iniziativa già presentata lo scorso giugno 2019, ovvero la Biblioteca Diocesana Cardinal Petrucci, l’Archivio Diocesano, lo Studio per le Arti della Stampa del Comune di Jesi e il Museo Diocesano.

Oltre ad essere alla base della produzione del ricco patrimonio librario e documentario conservato nei suddetti istituti, la scrittura soddisfa l’esigenza comunicativa dell’essere umano ed è gesto espressivo fisico attraverso cui anche inconsciamente l’uomo esprime la sua interiorità, la sua psiche e il suo animo. Nella sua veste formale essa è un’opera d’arte in se’, prodotta con specifici strumenti, gesti e tempi.

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Sabato 11 gennaio dalle 17 alle 20 bambini e adulti avranno l’occasione di immergersi in un gioco-laboratorio che condurrà alla scoperta e sperimentazione di antichi supporti scrittori, curiose pagine manoscritte e strumenti di scrittura di un tempo, passando dalla manualità alla produzione a stampa, in omaggio a quell’arte che ha portato Jesi a distinguersi nell’ambito della scrittura artigianale fatta mediante l’uso dei caratteri mobili.

Grazie alla collaborazione e scambio con lo Studio per le Arti della Stampa del Comune di Jesi, i caratteri mobili saranno infatti preziosi ospiti del Museo Diocesano e oggetti utilizzabili durante il laboratorio.

Fino al 15 marzo, ogni domenica dalle 17 alle 20, i visitatori di ogni età potranno cimentarsi nel gioco-laboratorio sugli strumenti della scrittura.

Ingresso libero e gratuito.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Grand Tour Cultura 2019 – Passato Futuro: Musei, Archivi e Biblioteche da custodi delle tradizioni a centri di sviluppo per il territorio.

La ferita tra umano e divino

Arte antica e contemporanea a confronto da Francesco da Rimini a Lucio Fontana

a cura di Andrea Dall’Asta e Sara Tassi

30 novembre 2019 – 29 febbraio 2020

Inaugurazione 30 novembre ore 18

Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi Palazzo Bisaccioni piazza Colocci 4 – Jesi 

 

In mostra 15 opere di Francesco e Giuliano da Rimini, Nicola di Maestro Antonio, Lorenzo de Carris, Lucio Fontana, Alberto Burri, Maria Lai e Ettore Frani.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, in collaborazione con il Museo Diocesano di Jesi, ha scelto per la sua mostra invernale, realizzata con prestiti di importanti istituzioni italiane, il tema della ferita, proponendo un percorso espositivo essenziale e al tempo stesso di forte impatto, coprendo un arco cronologico dall’arte medievale a quella contemporanea.

La mostra racconta la ferita di Cristo attraverso alcuni capolavori di arte medievale e rinascimentale: dalla Crocifissione con Vergine Annunciata di Francesco da Rimini alla Crocifissione di Lorenzo de Carris detto il Giuda, dal Volto di Cristo di Giuliano da Rimini al Cristo morto nel sarcofago sorretto da due angeli di Nicola di Maestro Antonio; un percorso in cui la ferita, pur nella sua tragicità, diventa luogo di bellezza artistica, estetica, esistenziale e teologica.
Anche nella modernità, in una prospettiva puramente laica, la ferita ha ispirato artisti come Lucio Fontana, dove il taglio nelle diventa l’accesso a un oltre che attende di essere esplorato.

Alberto Burri e Maria Lai hanno poi declinato la ferita come oggetto di ricucitura e di ricomposizione, per creare nuove armonie, inedite relazioni, intensi legami concettuali.
Nelle opere di Burri la povertà dei materiali utilizzati contiene dignità di significato e la scelta della tecnica rappresenta una catartica riformulazione del dolore che lavorato, bruciato, fuso, cucito, assemblato, ri-plasmato dona alla materia una nuova veste.
Maria Lai ha concentrato sul gesto del tessere il cuore della sua poetica artistica.
Infine, all’artista contemporaneo Ettore Frani è stata commissionata un’opera appositamente creata per l’occasione, interpretata dall’autore attraverso un intenso e drammatico chiaroscuro.
La mostra ha l’intento di riflettere sulla finitezza umana come possibile varco verso un oltre, affinché le ferite si trasformino in passaggio che ci apre nella fiducia al mondo, agli altri, all’assoluto.

 

Ingresso libero

 

Orari di apertura: lunedì – domenica 9:30-13:00 / 15:30-19:30

Chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio

Visite guidate gratuite su prenotazione

Tel 0731 207523 – email info@fondazionecrj.it  – www.fondazionecrj.it

 

Ufficio stampa

Maria Chiara Salvanelli Press Office & Communication

Scarica QUI il comunicato stampa con l’elenco completo delle opere

Biblia Pauperum

Futuro e tradizione. Biblia Pauperum – L’arte contemporanea illustra la Bibbia

Chiuso da poco un fine settimana all’insegna del Palio di san Floriano con la proposta di sabato 11 maggio “L’aquila e il falco. Iconografia e falconeria passeggiando con i rapaci”. Il museo diocesano, in collaborazione con il Museo Stupor Mundi, ha offerto un approfondimento sulla simbologia dei rapaci, l’aquila – stemma della famiglia Ripanti e simbolo dell’evangelista Giovanni – e il falco, animale dalle peculiari doti, amato dall’imperatore Federico II e strumento di caccia in età medievale. La visita, che è stata guidata dai giovani Nicola Marasca e Mattia Pompozzi impegnati nel primo progetto di Servizio Civile sviluppato per gli istituti culturali della Diocesi di Jesi, ha avuto un enorme successo e attratto centinaia di visitatori che hanno avuto la straordinaria possibilità di incontrare da vicino i rapaci del gruppo I falconieri di Federico II.

Ora il Museo diocesano di Jesi si prepara per presentarsi al pubblico con “Biblia Pauperum – L’arte contemporanea illustra la Bibbia”. Domenica 19 maggio alle ore 17.30, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei, si svolgerà l’inaugurazione del nuovo percorso e allestimento della sala del Contemporaneo, da anni chiusa per vestirsi di un carattere più incisivo.

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Nel corso del pomeriggio, che vedrà la partecipazione di S. E. Mons. Gerardo Rocconi, dopo i saluti istituzionali del direttore prof. Randolfo Frattesi, don Vittorio Magnanelli e la professoressa Alessandra Marcuccini approfondiranno l’esito di un cammino iniziato molti anni fa, che si prepara a rivoluzionare il suo aspetto e carattere con l’edizione del 2020. I curatori  illustreranno le scelte di allestimento operate nello spazio che anticamente ospitava la cappella della Famiglia Ripanti. E’ all’interno di questa sala che sono state inserite una selezione di opere di alcuni artisti che hanno partecipato a Biblia Pauperum, la rassegna d’arte sacra contemporanea ispirata ai testi biblici, promossa dalla Diocesi di Jesi dal 1996 al 2016 con le edizioni: Esodo, Apocalisse, Giobbe, Cantico dei Cantici, Signore da chi andremo, Qoelet.  L’esposizione sarà l’occasione per accostarsi ad una Bibbia illustrata con sensibilità contemporanea, dove il desiderio di godere della bellezza artistica e della lettura biblica possa condurre a interrogarsi sul senso della vita, alimentando il dialogo tra arte e fede. Una scelta ancora una volta attenta alla pastorale, con un occhio sempre puntato verso il pubblico dei  giovani e a chi vorrà compiere un’esperienza estetica e spirituale attraverso l’arte, questa volta contemporanea.

Per il visitatore si prepara quindi una possibilità innovativa di fare una visita al museo, dove lo sguardo contemporaneo passerà dalla produzione di opere della tradizione a quella nata dalla creatività degli artisti del nostro secolo. L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo di Ughi Cattolica Assicurazione, ente che da anni protegge l’istituto museale grazie alle sue offerte assicurative e sostiene generosamente questa specifica attività.

Proprio di tradizione e innovazione si andrà a riflettere il giorno antecedente l’inaugurazione, sabato 18 maggio, nell’ambito della Notte dei Musei, con Percorsi di Senso. Il futuro della tradizione. Il museo permetterà ad un numero limitato di visitatori di Attraversare il museo, sentire l’arte, ovvero guardare, toccare e ascoltare l’opera d’arte accompagnati dalle sublimi note di un violino. I sensi protagonisti di una stimolazione che possa far riflettere sui punti di contatto tra tradizione e innovazione insita nella nostra idea di futuro. Le visite scandite ogni ora dalle 21 alle 1 sono a numero limitato senza prenotazione e ad ingresso gratuito.

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K.B., Museo Diocesano.

 

Dopo la mostra di Matelica il Cristo ligneo del Milleduecento torna a Jesi

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Dal 7 novembre uno dei pezzi più emozionanti del Museo Diocesano di Jesi torna ad essere esposto ai suoi visitatori negli orari di apertura, dal lunedì al venerdì 9,30-13,30 e domenica 17-20.

Il Cristo ligneo del XIII secolo era stato prestato al Museo Piersanti di Matelica per la mostra “Milleduecento. Civiltà figurativa tra Umbria e Marche al tramonto del Romanico” dall’8 giugno al 4 novembre. La mostra, nata all’interno delle iniziative pensate per puntare l’attenzione sul patrimonio culturale colpito dal sisma del 2016, ha avuto oltre 2500 visitatori e si è rivelata anche una preziosa occasione per studiare da vicino opere realizzate in questi territori in un periodo storico inaspettatamente florido, ricco di scambi e innovazioni dal punto di vista artistico e tecnico.

 

Dopo essere stato ritrovato negli anni ’70 del secolo scorso nel monastero delle clarisse, il Cristo ligneo di Jesi è stato oggetto di interventi di restauro e diverse analisi. Le ipotesi, a volte contrastanti, sembrano ora approdare ad una possibile attribuzione al “Maestro di Roncione” tra il 1225 e il 1250. Secondo quanto riportato dagli esperti, l’opera fa parte di una famiglia di sculture lignee di altissimo livello realizzate nella zona dell’Appennino centrale: alcuni esemplari, come quello di Jesi, sono ancora conservati nel nostro territorio, mentre altri hanno raggiunto destinazioni anche molto lontane e sono oggi esposti nei principali musei di Milano, Parigi, Barcellona e Malaga.

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.

I frutti del Museo Diocesano

estrazioneVenerdì 25 maggio sono stati estratti in diretta su Facebook i vincitori dei prodotti alimentari provenienti dai luoghi colpiti dal sisma ospitati durante la scorsa Notte dei Musei a Jesi. Tre donne si sono aggiudicate i gustosi premi in palio: Graziella Muzi, Serenella Amadio, Emanuela Bocci. In moltissimi hanno partecipato all’estrazione, risolvendo il gioco-indovinello che lo scorso 19 maggio chiedeva ai visitatori dei Musei e della Biblioteca quale fosse il cibo che connetteva i vari percorsi guidati, accomunando tutti i palati: “pane” la risposta esatta.

Al Museo Diocesano la Notte dei Musei ha visto nascere connessioni fruttuose in ogni senso, come quella con Enrico Foglietti, venuto appositamente da Norcia con sua moglie per aprire gli incontri della serata presentando le sue confetture di fico, di mela cotogna, di visciola e amarena, di rosa canina, di sambuco, di mora e le marmellate di agrumi. Il produttore ha raccontato la storia della sua Azienda Agricola Sibilla, nata intorno agli anni ‘90 all’insegna della passione e dell’amore per la sua terra e per le peculiarità dei suoi alberi e dei suoi frutti. Si è parlato di rarità a rischio estinzione e dell’importanza di recuperare e rinnovare alcune tradizioni. Proprio su questo si è allacciato l’approfondimento sulla marmellata, in cui Sara Tassi, conservatrice del Museo Diocesano, ha citato perfino il primo “Trattato delle confetture” di Nostradamus del XVI secolo. Altrettanto curiose la simbologia e le leggende legate ad alcuni frutti nella storia dell’arte: Sara Tassi e Carla Marinelli (collaboratrice del Museo) hanno accompagnato per tutta la serata i vari gruppi a scoprire da vicino i dettagli di alcune opere del Museo in cui la presenza dell’uva, della melagrana, della mela, della pera, del fico e del cetriolo, è tutt’altro che decorativa e veicola precisi messaggi.

Un’altra importante connessione è stata quella con Alessandro Gianfelici del Circolo Fotografico Ferretti di Jesi, che ha guidato i visitatori tra le foto scattate dal suo gruppo grazie alla collaborazione con Sibillini LAB per il progetto “L’eco della terra” subito dopo il sisma del 2016.

Di luoghi e persone che stanno ancora combattendo per portare avanti le proprie attività dopo il terremoto si è parlato anche domenica 20 maggio con il professore dell’Università di Macerata Giammario Borri, nell’incontro moderato da Giulia Giulianelli, conservatrice del Museo Diocesano. Il Museo è così diventato l’ennesima tappa del viaggio che il prof. Borri sta compiendo in tutta Italia per presentare il suo libro “La rosa del mio giardino” con lo scopo di acquistare un pulmino per il Centro per persone diversamente abili “Il Girasole” di San Severino Marche. Nel libro, oltre al racconto di vicende personali, una serie di riflessioni e citazioni vogliono far pensare al valore della vita e alla necessità di condividere il dolore e i terremoti, in senso ampio, che inevitabilmente tutti incontriamo.

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.

Il 19 e il 20 maggio “Misteriose iper-connessioni a Palazzo” per la Notte e la Festa dei Musei.

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Al Museo Diocesano marmellate e confetture, fotografie e un libro dei luoghi colpiti dal sisma.

Sabato 19 maggio i luoghi culturali jesini si connettono tra loro e con il territorio per la Notte dei Musei. Ogni struttura ospiterà un produttore dei luoghi colpiti dal sisma e collegherà il prodotto presentato al patrimonio artistico e culturale che conserva e valorizza.

Il Museo Diocesano accoglierà l’Azienda Agricola Sibilla di Norcia: le sue prelibate marmellate e confetture offriranno lo spunto per scoprire la ricchezza di frutti e fiori come nutrimento, ma anche come veicolo di riferimenti simbolici nelle opere d’arte. L’incontro con il produttore infatti proseguirà con un percorso guidato nelle stanze del Museo e si ripeterà ogni ora a partire dalle 21 fino alle 01 (inizio ultima visita alle ore 24). Come nelle altre strutture, durante ogni visita sarà possibile partecipare a un gioco per scoprire qual è il cibo che connette tutti i palati e tutti i percorsi: in palio i prodotti dell’Azienda Agricola Sibilla, della Fattoria Lucarini, della Distilleria Varnelli e de La Bona Usanza Scarl, esposti per tutta la sera presso la sede della Pro Loco di Jesi.

La mostra fotografica del Circolo Ferretti di Jesi “L’eco della terra. Il sisma nel territorio marchigiano” impreziosirà l’appuntamento di sabato e quello di domenica, offrendo ai visitatori la possibilità di emozionarsi e di entrare in contatto con il paesaggio e i suoi abitanti.

Domenica 20 maggio alle 17.30 il Museo Diocesano ospiterà il Professore Giammario Borri, docente all’Università degli Studi di Macerata e autore del libro “La rosa del mio giardino. Come supportare la fragilità post-sisma e alimentare la speranza nell’area dei Sibillini”. Borri ha vissuto con la sua famiglia il dramma del sisma del 2016, perdendo la casa, ma non la speranza, il carattere solare e la volontà di essere promotore di iniziative di solidarietà. Le donazioni inerenti al volume infatti serviranno per l’acquisto di un pulmino a favore del Centro per persone diversamente abili “Il Girasole” di San Severino Marche.

Qui sotto il programma generale dell’iniziativa a Jesi:

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Carla Marinelli, Museo Diocesano.

Natale al Museo

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Il tempo dell’attesa sta per terminare: eccoci qui con le nostre proposte natalizie!

Il primo appuntamento è proprio il giorno di Natale con l’inaugurazione di una mostra speciale “Nascita e Speranza”, una mostra-concorso di presepi realizzati dalle scuole dei quattro istituti comprensivi della città di Jesi, promossa dalla Compagnia Medievale Leoni del Re. Fino al 14 gennaio, nel nostro orario d’apertura, il museo sarà invaso dalle originali interpretazioni di bambini e ragazzi legate alla nascita di Gesù.  Sabato 13 gennaio alle ore 18  si terrà la premiazione dei primi tre classificati ai quali spetterà un premio in buoni acquisto per materiale didattico.

Domenica 14 gennaio, alle ore 16.30 la corale Santa Lucia renderà più dolce il ritorno alla quotidianità dopo le feste con un emozionante concerto natalizio presso la sala Valeri del Museo.

E per concludere il mese in bellezza, domenica 28 gennaio, nell’ambito della mostra “L’Arte che salva” in corso nel Museo Antico Tesoro della Santa casa di Loreto, sarà organizzata da Cum Duco di Stefano D’Amico una visita guidata alla Pinacoteca Civica e al Museo Diocesano di Jesi, con la lettura di alcune opere scelte riferite alla storia della predicazione, dalle sue origini alla Controriforma. Il percorso prevede una durata di 3 ore a partire dalle ore 15.45 e verrà svolto esclusivamente su prenotazione in presenza di un numero minimo di 10 richiedenti al costo di 10 euro. La prenotazione può essere inviata per e-mail fino a 24 ore prima dell’inizio della visita a info@guidamico.it. (Per ulteriori informazioni tel. 3315656776).

Il Museo Diocesano è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e tutte le domeniche dalle 17 alle 20, tranne il 24 e il 31 dicembre in cui rimarrà chiuso. Aperture nelle festività, dalle 17 alle 20: il 25 e il 26 dicembre, il 1° e il 6 gennaio.

Come sempre, per i bambini e le loro famiglie sono a disposizione il “Giocablocco” e “Furto a Palazzo Ripanti”, due sussidi del museo realizzati con l’intento di promuovere una visita ludico-interattiva che possa coinvolgere anche i più piccoli.

Salvo dove diversamente indicato, tutte le iniziative sono a ingresso gratuito.

Buon Natale e felice 2018 a voi da tutto il nostro staff!

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.

eState al Museo Diocesano

Visite guidate mattutine e serali, un gioco di investigazione e una stanza tutta dedicata a Federico II.

L’estate porta un’ondata di novità al Museo Diocesano!

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Da pochissimi giorni, il Museo Diocesano condivide la piazza con un altro Museo, interamente dedicato all’Imperatore che vi è nato nel 1194, lo Stupor Mundi Federico II.

Quale modo migliore per festeggiare il ritorno dell’Imperatore, se non allestire una stanza per valorizzare lo stendardo realizzato per la Cattedrale da Luigi Mancini nel 1869, che rappresenta un altro fantomatico ritorno a Jesi di Federico II nel 1237? E non era neanche il primo ipotetico rientro a Jesi di questo personaggio storico a cui la città è profondamente legata. Mancini qualche anno prima aveva già realizzato il sipario del Teatro Pergolesi, raffigurando l’ingresso in piazza del giovane Federico II nel 1216. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini, il Museo Diocesano ha in custodia anche una riproduzione del sipario, che insieme allo stendardo originale, offre due meravigliose ricostruzioni di Piazza Federico II e della Cattedrale medievale. Per l’occasione il Museo espone anche le fonti su cui sono basate le due ricostruzioni di Mancini, ovvero il testo cinquecentesco dello storico jesino Grizio e la relazione della sacra visita del Fedeli del ‘700, gentilmente concessi in prestito rispettivamente dalla Biblioteca Planettiana e dall’Archivio Diocesano.

I visitatori del nuovo Museo Federico II Stupor Mundi potranno completare il viaggio nel tempo al Museo Diocesano con una visita guidata su questi preziosi documenti ogni domenica di luglio e agosto durante l’orario di apertura 17-20. Chi, invece, inizierà il viaggio cominciando dal Museo Diocesano riceverà un tagliandino che consentirà di usufruire, entro una settimana, di un ingresso ridotto al Museo Federico II.

Un’altra interessante connessione è quella tra il Museo Diocesano e la Pinacoteca Civica: fino al 5 settembre, ogni martedì mattina (escluso Ferragosto) sarà possibile visitare entrambi i musei con visita guidata a soli 3 euro e ricongiungere idealmente le opere dei più importanti artisti che hanno costruito e caratterizzato l’identità di Jesi, rendendola riconoscibile in Italia e all’estero. Il punto di incontro è in piazza della Repubblica, davanti all’Ufficio Turismo, alle ore 11.

Dulcis in fundo, quest’anno nei mesi di luglio e agosto le aperture serali raddoppiano e diventano anche due appuntamenti settimanali da non perdere: il giovedì e il venerdì, dalle 21.30 alle 23.30, sono dedicati alla scoperta delle curiosità nascoste nel Museo Diocesano.

Ogni giovedì è rivolto a tutti i maggiori di 6 anni, amanti dell’investigazione. Il gioco “caccia all’indizio!” mette alla prova l’osservazione e l’intuizione di grandi e piccoli, con sorprendenti rivelazioni su oggetti e personaggi protagonisti della storia “Furto a Palazzo Ripanti”. Chi arriverà alla fine dell’indagine riceverà in regalo l’omonimo fumetto e potrà entrare nel bizzarro album fotografico degli investigatori del Museo Diocesano su Facebook.

Ogni venerdì alle 21.30, invece, una fresca visita guidata accompagnerà nelle stanze illuminate chi non si accontenterà di restare incantato dai soffitti passeggiando in piazza con il naso all’insù!

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.

Le Feste continuano al Museo Diocesano …

 

… e continuano anche le mostre e i viaggi culturali riservati ai nostri visitatori.

Fino all’8 gennaio chi verrà al Museo troverà almeno tre buoni motivi di “distrazione” prima di riuscire a visitare le nostre collezioni.

Le tavole originali di Alessandro Giampaoletti che hanno portato alla realizzazione del fumettoFurto a Palazzo Ripanti” dalla sala d’ingresso stanno già attirando i più piccoli e gli affamati di storie da leggere tutte d’un fiato: la copia del fumetto li accompagna poi nella visita del Museo e li invita a superare delle prove grazie ai contenuti speciali accessibili tramite l’app izi.TRAVEL.

Prima di lasciare la sala Valeri, però, c’è un altro viaggio da compiere, che cattura invece chi ama l’odore dei documenti antichi che raccontano la vita dei Palazzi e le storie di chi li ha abitati: domenica 8 gennaio, alle 17, la nostra guida darà voce a questi documenti e mostrerà i segni della trasformazione dell’Ospedale di Santa Lucia che, dopo aver accolto la famiglia Ripanti, oggi ospita il Museo Diocesano. Il viaggio, tappa dell’iniziativa Percorsi di Soccorsi per Grand Tour Cultura 2016, continuerà poi in altri Palazzi storici del centro di Jesi.

Chi non può fare a meno di ammirare la bellezza di materiali che prendono forme, colori e parlano di mani, lavoro, dedizione, freddo, creatività, fuoco, vita, dovrà fermarsi a un’altra stazione e camminare tra i presepi ad arte dell’Associazione artistica il Camaleonte (foto in alto). Ogni presepe rappresenta un progetto personale nato dall’incontro con il Maestro Roberto Aiudi durante la seconda edizione del Workshop di ceramica Raku e dal confronto continuo con la Maestra di scultura Elisa Latini. Anche questa tappa fa parte di un viaggio più lungo che porta fino al Museo di Palazzo Bisaccioni, dove i presepi, realizzati in maniera altrettanto unica e personale dai bambini della stessa Associazione con le varie tecniche di modellato dell’argilla, fanno parte del comitato di accoglienza.

Un visitatore che ha viaggiato nel Museo affrontando le sue “distrazioni”, prima di tornare a casa, merita sicuramente di partecipare ad Accendi Natale- visita e vinci, il concorso proposto dal Polo Culturale del Comune di Jesi per i visitatori dei quattro musei cittadini aderenti (Museo Diocesano, Pinacoteca Civica, Studio per le Arti della Stampa, Museo Palazzo Bisaccioni): dal 13 dicembre all’8 gennaio basta compilare una scheda che provi le proprie visite per partecipare ad una delle due estrazioni finali a scelta. In palio, due biglietti per l’opera “La Scuola de’ Gelosi” di A. Salieri (13-15 gennaio) al Teatro G. B. Pergolesi oppure due biglietti per la Stagione Teatro Ragazzi – Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata.

Che altro dire? Buon anno e buoni viaggi!

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.

Natale al Museo

Nel nostro Museo quello natalizio è un periodo ricco di iniziative, che abbiamo aperto sabato 3 dicembre con i brindisi di Vino a Palazzo.

Natale è prima di tutto la celebrazione della nascita, quindi proprio adesso che il Museo Diocesano festeggia i suoi primi 50 anni, ci piace passare al nuovo anno rinnovando il nostro impegno con grandi e bambini, con l’arte e la storia, con la tradizione e con il territorio.

Il nostro modo di augurare a tutti buone Feste è quindi quello di aver programmato appuntamenti che arricchiscono tutti i fine settimana del Museo per ogni tipo di visitatore…

Sei sensibile alla bellezza dell’arte in una o più delle sue espressioni? Vuoi toglierti alcune curiosità? Vuoi sperimentare la tua creatività? Vuoi interagire con i contenuti del Museo usando un’app? Vieni con la tua famiglia? … Scegli gli appuntamenti che fanno per te!

Cominciamo con domenica 11 dicembre: in attesa del giorno più corto che ci sia, invitiamo i bambini e i genitori a cercare i semi di luce seminati nel nostro Museo da Santa Lucia. Con una caccia al tesoro li raccoglieremo per costruire insieme uno speciale calendario dell’Avvento. Età 5-11 anni, orario 17-20.

Sabato 17 dicembre alle 16.30 sarà la volta della Corale Santa Lucia che ci delizierà con il Concerto natalizio a cura del Circolo Contardo Ferrini.

Domenica 18 dicembre dalle 9 alle 20 l’Associazione Artistica il Camaleonte di Jesi curerà il workshop di ceramica Raku insieme al maestro Roberto Aiudi, grazie al quale i partecipanti si cimenteranno nella pratica di questa spettacolare tecnica di scultura e cottura (foto in alto). Info e iscrizioni qui.

Dal 19 dicembre all’8 gennaio, in orario d’apertura del Museo, la mostra Presepi ad Arte esporrà al pubblico i pezzi unici elaborati dagli allievi del corso annuale di scultura tenuto da Elisa Latini dell’Associazione Artistica il Camaleonte, insieme ai lavori dei partecipanti al workshop di ceramica Raku.

Ancora domenica 18 dicembre un altro importante appuntamento sarà con Percorsi di Soccorsi, una visita guidata a tema che comincerà alle 17 nel nostro Museo e proseguirà in Biblioteca Planettiana e a Palazzo Bisaccioni. Mostreremo documenti e racconteremo la storia di Palazzo Ripanti Nuovo, da ospedale di Santa Lucia a Museo Diocesano. L’iniziativa si inserisce in “Grand Tour Cultura 2016: i paesaggi culturali fra quotidianità, socialità e calamità“, un percorso di valorizzazione di musei, archivi e biblioteche promosso dalla Regione Marche con la collaborazione del MAB (Musei Archivi Biblioteche), l’associazione che riunisce i professionisti della cultura. Domenica 8 gennaio alle 17 ci sarà una replica della visita guidata, mentre la mostra documentaria resterà visitabile durante tutto il periodo.

Fino all’8 gennaio continua la mostra delle tavole originali del fumetto Furto a Palazzo Ripanti, la nuova guida multimediale del Museo Diocesano pensata dagli adolescenti in collaborazione con la Scuola di Comics di Jesi. Chiedici una copia del fumetto e prova la visita con l’app izi.TRAVEL.

Accendi Natale- visita e vinci è infine un concorso proposto dal Polo Culturale del Comune di Jesi per i visitatori dei quattro musei cittadini aderenti (Museo Diocesano, Pinacoteca Civica, Studio per le Arti della Stampa, Museo Palazzo Bisaccioni): dal 13 dicembre all’8 gennaio basterà compilare una scheda che provi le proprie visite per partecipare ad una delle due estrazioni finali a scelta. In palio, due biglietti per l’opera “La Scuola de’ Gelosi” di A. Salieri (13-15 gennaio) al Teatro G. B. Pergolesi oppure due biglietti per la Stagione Teatro Ragazzi – Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata.

Non sei tra i visitatori a cui abbiamo pensato? Scrivici qui e aiutaci a migliorare!

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.