C’era una volta al museo

Il titolo della Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo 2019 ci ricorda che al museo si conservano storie. Storie che possono essere intrecciate con leggende e con la cultura orale dei luoghi e che possono essere raccontate da dipinti, oggetti, statue e, a volte, da persone, attraverso linguaggi diversi a seconda di chi sono gli interlocutori.

Ecco allora che Settimio e Florenzio possono diventare i personaggi di una fiaba.

Domenica 13 ottobre i bambini e le loro famiglie hanno conosciuto Settimio, il protagonista, la sua adolescenza, la sua ribellione, le avventure che lo hanno portato a rifiutare la guerra e a diventare il primo Vescovo di Jesi, ma anche l’antagonista Florenzio, rappresentante dell’Imperatore romano, che si opponeva al dilagare della religione cristiana.

Dato che ciò che caratterizza l’ascolto di una storia in un museo è il fatto di esserci immersi, potercisi muovere dentro e magari prenderne parte, il busto di San Settimio e il dipinto raffigurante il suo martirio sono diventati pretesti per riconoscere i simboli caratterizzanti l’uno e l’altro personaggio. I bambini hanno ricevuto in custodia questi simboli per donarli a due misteriosi Settimio e Florenzio in carne ed ossa, vestiti in abiti d’epoca romana, che li attendevano immobili e muti nell’ultima tappa del percorso.

Occhi stupiti e increduli hanno accompagnato i passi piccoli e incerti, ma necessari per restituire ogni simbolo al personaggio corrispondente. Vinta così la paura di sbagliare, i bambini hanno ricevuto un compito ancora più alto: immaginare uno scambio di battute tra Settimio e Florenzio. I balloon a disposizione si sono pian piano riempiti di parole, emozioni, riferimenti, urla liberatorie e desideri di cambiare l’esito della storia.

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Settimio e Florenzio hanno recitato fedelmente i dialoghi scritti dai bambini, mettendo in scena numerosi finali per tutto il pomeriggio, con grandissima empatia da parte di grandi e piccoli.

Un grazie speciale va proprio agli oltre cento partecipanti che si sono messi in gioco e alla squadra che ha lavorato per organizzare tutto questo, che è sempre a disposizione per realizzare attività significative e divertenti per le famiglie, per le scuole e per chi si occupa dell’educazione di bambini e ragazzi.

Scopri qui le nostre proposte per le famiglie!

Scopri qui le nostre proposte per le scuole!

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano Jesi.

La piazza dei musei

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Domenica 21 ottobre il Museo Diocesano e il Museo Federico II Stupor Mundi presenteranno pubblicamente le loro attività didattiche per le scuole d’infanzia, primarie e secondarie. “La piazza dei musei” è il titolo dell’iniziativa che vedrà i due Musei di piazza Federico II promuovere anche una nuova proposta didattica comune. L’appuntamento è alle ore 17 nella Sala Valeri del Museo Diocesano: dopo una breve introduzione, le educatrici museali resteranno a disposizione degli insegnanti che vorranno partecipare fino alle ore 20.

L’idea è quella di creare un’occasione d’incontro e confronto tra musei e scuole, come in una piazza appunto, al fine di individuare insieme i possibili raccordi tra le esperienze proposte dai musei e le esigenze scolastiche, ma anche di progettare in sinergia nuovi percorsi capaci di stimolare curiosità e accendere il desiderio di conoscere, esplorare, interpretare le opere d’arte e la storia del proprio territorio.

L’incontro si inserisce all’interno delle Giornate dei Musei Ecclesiastici, promosse dall’Associazione dei Musei Ecclesiastici Italiani (AMEI) come una simbolica iniziativa di condivisione. Con lo slogan “Se scambio cambio”, afferma l’AMEI, si vuole sottolineare che compito di un museo è cogliere i “cambiamenti” in atto, i bisogni sociali e culturali della propria comunità, favorire la costruzione di una società coesa e responsabile, sostenere l’integrazione, il dialogo, la relazione, proprio grazie all’arte e alla cultura.

Tutto questo avviene a una settimana di distanza dall’appena conclusa Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, che ha riscosso un grandissimo successo di pubblico e apprezzamento delle attività proposte. In un flusso continuo, bambini e adulti hanno giocato insieme e con entusiasmo contagioso si sono trasformati in investigatori scoprendo le storie e le curiosità nascoste dentro opere d’arte, soffitti, stemmi e strani oggetti in disuso.

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.

FAMu 2017: la cultura abbatte i muri

Come ogni anno ormai, siamo felici di partecipare alla Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, organizzata dal progetto “FAMu”, che per domenica 8 ottobre 2017 ha proposto il tema condiviso la cultura abbatte i muri.

In accordo con gli altri musei della città, abbiamo quindi formulato un proposito jesino “abbatto i pregiudizi: entro nel museo!”, invitandovi tutti a dedicare questa giornata al lato giocoso della cultura. In ogni museo ci sarà anche un punto selfie per scattare una foto ricordo da postare sui social network con #famujesi2017.

Voi date un’occhiata al programma completo… noi scommettiamo che vi divertirete!

Da parte nostra, al Museo Diocesano dalle 17 alle 20, a grande richiesta di chi non ha potuto sperimentarlo quest’estate, riproponiamo il gioco d’investigazione “Furto a Palazzo Ripanti: caccia all’indizio!”, mentre chi è già stato intitolato investigatore museale può dilettarsi a scoprire Bruegel e il Pantheon raccontati da MATì e DADà cartoons.

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Il nostro museo dedica molta attenzione alle famiglie che vengono a visitarlo durante tutto l’anno e per questo abbiamo deciso di cogliere l’occasione di questa giornata per presentare e distribuire al pubblico un piccolo opuscolo che raccoglie le attività che rivolgiamo a questa utenza che ci sta particolarmente a cuore. Si tratta di laboratori e giochi che permettono sia di festeggiare ricorrenze annuali sia di fruire le nostre collezioni in maniera divertente. La loro peculiarità è infatti quella di coinvolgere l’intera famiglia, in modo che possa sentirsi una vera e propria squadra alla scoperta attiva di cosa può nascondersi dentro le stanze di un museo come il nostro, ma anche di come chiunque, con qualche strumento di supporto, possa leggerlo divertendosi. In questo senso dunque stiamo abbattendo i nostri muri e aprendoci al territorio, proprio attraverso il rendere protagonisti attivi i visitatori di tutte le età, turisti e cittadini.

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Sempre per chi si dedica ai più piccoli, è a disposizione di insegnanti di scuole di ogni ordine e grado il nuovo opuscolo dei laboratori didattici, con le nostre proposte per l’anno scolastico 2017/2018. (L’opuscolo è scaricabile anche da qui).

A chi fosse interessato, sabato 7 ottobre tutti i musei presentano le loro offerte didattiche in un unico evento “Museo Aperto: festival della didattica museale a Jesi” presso la Pinacoteca Civica alle ore 18. Nella stessa sede sarà presentato anche il libro “Le favole dello zio” a cura dell’Associazione “Un battito di ali” a favore del reparto di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale Torrette di Ancona e inaugurata la mostra d’illustrazione di Antonella Vichi, in arte Vicolo Leonori.

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.

Furto a Palazzo Ripanti

Siamo giunti alla conclusione del progetto 2015/2016 “Come ti vorrei…il museo pensato dai giovani”, realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cariverona e in collaborazione con la Scuola Secondaria di Primo grado Lorenzini di Jesi e la Scuola Internazionale di Comics – sede di Jesi.

Sabato 26 novembre alle ore 17.30 presso la Sala Conferenze della Biblioteca Diocesana Card. P. M. Petrucci (piazza Federico II, 7/B – Jesi) presenteremo il prodotto finale di questo lavoro sinergico: il fumetto “Furto a Palazzo Ripanti” e la mostra “Fumettisti all’opera” contenente i bozzetti realizzati.

Questo prodotto, tuttavia, non è soltanto un fumetto, è una guida innovativa che consente una visita del Museo Diocesano e una conoscenza della città e della storia di Jesi veloce e interattiva. Sì, perché grazie all’uso dell’app gratuita izi.TRAVEL abbiamo collegato il fumetto a un tour multimediale del Museo, creando così due percorsi complementari e paralleli, due esperienze che si integrano, ma che possono essere fatte anche indipendentemente l’una dall’altra.

Nasce quindi la prima particolarissima guida interattiva del Museo Diocesano e anche la prima tra i musei della città di Jesi, tutta dedicata ai giovani adolescenti a cui è rivolto il nostro lavoro quotidiano.

Vieni a ritirare la tua copia gratuita del fumetto e sperimenta il tour del Museo con l’app izi.TRAVEL

Scarica l’app gratuita   izi-museo-diocesano-jesi    e inizia il percorso  qr_code-furtoapalazzo

La mostra “Fumettisti all’opera” resterà visitabile in Biblioteca Diocesana fino a lunedì 26 dicembre nei seguenti orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì 9-12. Domenica e festivi: 17-20.


Alcune anticipazioni …
Siamo partiti dal presupposto di cercare di avvicinare i giovani alla nostra realtà, già attirarli nei musei è difficile, figurati un po’ in un Museo Diocesano…Così per tutto l’anno scolastico 2015-2016 abbiamo lavorato con i ragazzi di una seconda media, per capire come rendere più divertente e più accattivante per loro la visita al Museo.
Raccogliendo i suggerimenti e le preferenze dei ragazzi abbiamo scritto una storia, che ha per protagonista un’immaginaria reliquia rubata nel 1743 da un uomo incappucciato durante una festa data per l’inaugurazione del Palazzo Ripanti (sede del Museo). Questa storia è stata poi tradotta in fumetto dalla Scuola Internazionale di Comics e attraverso le vicende della reliquia si ripercorre la storia di Jesi, del Palazzo e delle opere conservate nel Museo.
La nostra storia è ogni tanto interrotta da un personaggio guida che chiede di trovare degli oggetti, menzionati nel fumetto, oggi conservati nel Museo: attraverso l’app izi.TRAVEL si accede ai contenuti multimediali del percorso per scoprire questi oggetti ascoltando un approfondimento, facendo un quiz, sentendo un suono e molto altro.
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Carla Marinelli, Museo Diocesano.

Famiglie al Museo

F@MU 2016 | GIOCHI E GARE AL MUSEO

Il museo palestra della mente

Al Museo Diocesano di Jesi un altro fine settimana dedicato ai bambini e a chi se ne prende cura!

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Sabato 8 e domenica 9 ottobre

dalle 16 alle 20: Festival della didattica museale a Jesi “Museo aperto” – info point sulla didattica museale

Domenica 9 ottobre

alle 17 e alle 18: Gioca con Matì e Dadà cartoons – laboratorio didattico su Leonardo e Matisse

alle 17 e alle 18.30: Conosci la Vallesina con il gioco da tavolo E DAJE TIRA! a cura della Proloco Jesi

Scarica la locandina con tutte le attività nei musei jesini.


La Giornata delle Famiglie al Museo vuole legarsi quest’anno ad una ricorrenza così importante come i giochi olimpici, proponendo un tema che sia riconducibile alla GARA vista come GIOCO, singolo o di SQUADRA e come occasione in cui confrontarsi con gli altri cercando di dare il meglio di se’: i musei per un giorno diventeranno stadi e palestre, luoghi interattivi in cui allenare la mente. Giocando, gareggiando, confrontandosi i più piccoli, sostenuti nell’impresa dai familiari, i bambini potranno apprendere l’arte, la storia, la scienza, le tradizioni; una mente allenata e ben esercitata, proprio come il corpo di un atleta, sarà reattiva e pronta ad affrontare sfide culturali sempre più difficili.

GIOCO come prima forma di apprendimento; ed è attraverso il gioco che i bambini, con i loro familiari, come gli antichi atleti greci, apprenderanno e faranno propri valori, informazioni, “cultura”.

Il premio in palio è, sopra ogni altra cosa, l’arricchimento personale: attraverso i valori culturali, quelli che scopriranno nel corso delle attività in museo, ma anche attraverso i valori di condivisione e rispetto nei confronti degli altri partecipanti, che non sono avversari, ma concorrenti.

Un tema che vuole ispirarsi alle parole di Pierre De Coubertin, fondatore dei moderni giochi olimpici: “L’importante non è vincere, ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria, ma la certezza di essersi battuti bene”. Parole che ci piacerebbe fossero di stimolo per i partecipanti di F@Mu non solo nell’occasione della Giornata delle famiglie al Museo, ma tutti i giorni e in tutte le circostanze.

Motto: “più libero, più creativo, più felice”

Con le parole CREATIVO e FELICE, si vuole ricordare la celebre frase di Bruno Munari, uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del XX secolo e inventore del primo laboratorio per i bambini in un Museo, “UN BAMBINO CREATIVO È UN BAMBINO FELICE” .

L’associazione Famiglie al Museo ha pensato di aggiungere LIBERO: rendere liberi i bambini di VIVERE l’esperienza al Museo, di godere dei tesori in esso raccolti, di CAPIRE.

Perché come diceva ancora Bruno Munari: “I bambini di oggi sono gli adulti di domani aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi aiutiamoli a diventare più sensibili”

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.