La scrittura è un’arte che si impara

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Domenica 9 giugno appuntamento imperdibile degli istituti culturali della Diocesi di Jesi con “Aperti al MAB” e la giornata dei Musei Ecclesiastici AMEI “Se Scambio Cambio”.
“Aperti al Mab è la tappa di un percorso iniziato da tempo e mette in campo la straordinaria azione che da sempre caratterizza la Chiesa attraverso i propri istituti culturali – musei, archivi, biblioteche – diocesani ed ecclesiastici”. Lo dice al Sir mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei e amministratore apostolico della diocesi di Fabriano-Matelica, già direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, a margine della Giornata che si è svolta a Roma per inaugurare l’iniziativa nazionale “Aperti al Mab. Musei Archivi Biblioteche ecclesiastici” (3-9 giugno).
Il progetto intende anche nella nostra diocesi dare risalto al ruolo centrale svolto da ogni Istituto culturale presente nel proprio territorio a servizio della comunità attraverso due iniziative raccolte sotto il tema “La scrittura è un’arte che si impara”.
La scrittura che nella sua natura è il fil rouge che raccoglie e tiene uniti tutti gli istituti culturali valorizzati e coinvolti dall’iniziativa. Uno strumento che ha permesso all’uomo di produrre quel patrimonio librario riccamente conservato presso la Biblioteca Diocesana Card. Petrucci e le fonti documentarie conservate presso l’Archivio storico diocesano.
La scrittura, che si inizia a “praticare” sin da bambini, nel soddisfare l’esigenza comunicativa dell’essere umano e che è gesto espressivo fisico attraverso cui anche inconsciamente l’uomo esprime la sua interiorità, la sua psiche e il suo animo; la scrittura che nella sua veste formale è un’opera d’arte in sé, prodotta con specifici strumenti, gesti e tempi.
Presso i locali del Museo Diocesano di Jesi dalle 17 alle 20 bambini ed adulti avranno l’occasione di immergersi in un laboratorio gioco che condurrà i visitatori alla scoperta e sperimentazione di antichi supporti scrittori, curiose pagine manoscritte e strumenti di scrittura di un tempo, passando dalla manualità alla produzione a stampa. Grazie alla collaborazione e scambio con il Museo delle arti della Stampa del comune di Jesi, e in particolare alla dott.ssa Francesca Romana Bini, i caratteri mobili – che in eclatanti quantità sono conservati presso i locali dell’ex palazzo Pianetti di via Valle – saranno preziosi ospiti del Museo Diocesano e oggetti utilizzabili durante il laboratorio. Un primo passo per futuri scambi di attività, occasione della valorizzazione della storia della stampa che a Jesi ha mosso i primi passi in tempi davvero precoci.
Alle ore 17.30 si svolgerà presso la sala Valeri dello stesso museo l’incontro dedicato alle famiglie in cui si parlerà di “Grafia e scrittura a confronto: quando e come incoraggiare il bambino ad usare meglio carta e penna”, a cura di Paolo Cingolani , logopedista e pedagogista che ci aiuterà a comprendere come prenderci cura dei bambini nell’ambito della scrittura. Durante la conferenza le famiglie potranno affidare i bambini agli operatori museali che li accompagneranno per tutto il tempo nel gioco laboratorio con gli strumenti di scrittura.
E’ questo inoltre il periodo in cui più intensamente i giovani sono impegnati nel rapporto serratissimo con la scrittura, in vista delle sessioni estive di esami universitari e con gli esami di maturità.
Ecco allora che la Biblioteca diocesana card. Petrucci, grazie all’impegno del gruppo di giovani volontari e dei ragazzi del servizio civile, presenta “Spazio agli studenti”, un calendario di aperture straordinarie per chi ama studiare in Biblioteca. Con questo servizio dedicato ai giovani studenti universitari della Vallesina e non solo, fuori sede o no, gli spazi della biblioteca diventano il luogo dedicato allo studio individuale e di gruppo con aperture fuori dagli orari che garantiscono i servizi bibliotecari. Per avere informazioni sul servizio è possibile iscriversi ad un gruppo whatsapp e visionare gli orari in un calendario condiviso e costantemente aggiornato (cliccare qui).

L’evento è promosso dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Cei insieme all’Associazione musei ecclesiastici italiani (Amei), all’Associazione archivistica ecclesiastica (Aae) e all’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani (Abei), con il patrocinio del coordinamento Mab-Italia Musei Archivi Biblioteche e in collaborazione con l’International archives day e con le Giornate nazionali dei musei ecclesiastici.

Le iniziative sono ad ingresso libero e gratuito.

K.B., Museo Diocesano.

Biblia Pauperum

Futuro e tradizione. Biblia Pauperum – L’arte contemporanea illustra la Bibbia

Chiuso da poco un fine settimana all’insegna del Palio di san Floriano con la proposta di sabato 11 maggio “L’aquila e il falco. Iconografia e falconeria passeggiando con i rapaci”. Il museo diocesano, in collaborazione con il Museo Stupor Mundi, ha offerto un approfondimento sulla simbologia dei rapaci, l’aquila – stemma della famiglia Ripanti e simbolo dell’evangelista Giovanni – e il falco, animale dalle peculiari doti, amato dall’imperatore Federico II e strumento di caccia in età medievale. La visita, che è stata guidata dai giovani Nicola Marasca e Mattia Pompozzi impegnati nel primo progetto di Servizio Civile sviluppato per gli istituti culturali della Diocesi di Jesi, ha avuto un enorme successo e attratto centinaia di visitatori che hanno avuto la straordinaria possibilità di incontrare da vicino i rapaci del gruppo I falconieri di Federico II.

Ora il Museo diocesano di Jesi si prepara per presentarsi al pubblico con “Biblia Pauperum – L’arte contemporanea illustra la Bibbia”. Domenica 19 maggio alle ore 17.30, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei, si svolgerà l’inaugurazione del nuovo percorso e allestimento della sala del Contemporaneo, da anni chiusa per vestirsi di un carattere più incisivo.

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Nel corso del pomeriggio, che vedrà la partecipazione di S. E. Mons. Gerardo Rocconi, dopo i saluti istituzionali del direttore prof. Randolfo Frattesi, don Vittorio Magnanelli e la professoressa Alessandra Marcuccini approfondiranno l’esito di un cammino iniziato molti anni fa, che si prepara a rivoluzionare il suo aspetto e carattere con l’edizione del 2020. I curatori  illustreranno le scelte di allestimento operate nello spazio che anticamente ospitava la cappella della Famiglia Ripanti. E’ all’interno di questa sala che sono state inserite una selezione di opere di alcuni artisti che hanno partecipato a Biblia Pauperum, la rassegna d’arte sacra contemporanea ispirata ai testi biblici, promossa dalla Diocesi di Jesi dal 1996 al 2016 con le edizioni: Esodo, Apocalisse, Giobbe, Cantico dei Cantici, Signore da chi andremo, Qoelet.  L’esposizione sarà l’occasione per accostarsi ad una Bibbia illustrata con sensibilità contemporanea, dove il desiderio di godere della bellezza artistica e della lettura biblica possa condurre a interrogarsi sul senso della vita, alimentando il dialogo tra arte e fede. Una scelta ancora una volta attenta alla pastorale, con un occhio sempre puntato verso il pubblico dei  giovani e a chi vorrà compiere un’esperienza estetica e spirituale attraverso l’arte, questa volta contemporanea.

Per il visitatore si prepara quindi una possibilità innovativa di fare una visita al museo, dove lo sguardo contemporaneo passerà dalla produzione di opere della tradizione a quella nata dalla creatività degli artisti del nostro secolo. L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo di Ughi Cattolica Assicurazione, ente che da anni protegge l’istituto museale grazie alle sue offerte assicurative e sostiene generosamente questa specifica attività.

Proprio di tradizione e innovazione si andrà a riflettere il giorno antecedente l’inaugurazione, sabato 18 maggio, nell’ambito della Notte dei Musei, con Percorsi di Senso. Il futuro della tradizione. Il museo permetterà ad un numero limitato di visitatori di Attraversare il museo, sentire l’arte, ovvero guardare, toccare e ascoltare l’opera d’arte accompagnati dalle sublimi note di un violino. I sensi protagonisti di una stimolazione che possa far riflettere sui punti di contatto tra tradizione e innovazione insita nella nostra idea di futuro. Le visite scandite ogni ora dalle 21 alle 1 sono a numero limitato senza prenotazione e ad ingresso gratuito.

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K.B., Museo Diocesano.

 

Marzo al Museo

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Nuove esperienze

Il mese di marzo è il mese della preparazione ad accogliere i mutamenti: di stagione e di spirito, predisponendoci a vivere la Pasqua e a rinnovarci profondamente.
La luce che recupera minuti giorno dopo giorno in questo mese e ci accompagna lentamente alla rifioritura primaverile sarà il tema conduttore di una narrazione per immagini fotografiche curata dal Circolo Fotografico Ferretti di Jesi.
Ospiti nella sala Valeri per tre venerdì consecutivi, dall’8 al 22 marzo, i professionisti della pittura tramite luce che è la fotografia, con incontri fotografici monografici. Francesco Comello, dal Friuli Venezia Giulia, il marchigiano Claudio Colotti e dal Lazio Stefano Mirabella presenteranno il frutto del loro lavoro. Gli incontri si terranno dalle ore 21 e sono aperti a tutti, con ingresso gratuito.

Domenica 10 e 31 ritornano, dopo il grande successo della scorsa edizione, i tour dedicati a Lorenzo Lotto dal titolo “Il Richiamo delle Marche”, itinerario museale che presentando le opere del Lotto e dei maestri del Rinascimento jesino condurranno alla scoperta dei musei principali della città custodi di queste bellezze.
Il ritrovo è in piazza della Repubblica alle ore 16.00. La prenotazione obbligatoria entro il sabato può essere fatta ai seguenti numeri: 0731 538342/343/439 oppure 328/0334107 – 335/347398. Il tour sarà confermato al raggiungimento del numero minimo di 10 persone.

Sabato 23 marzo, alle ore 16.30, il circolo Contardo Ferrini propone la conferenza “Ipotesi ricostruttive sulla chiesa di san Domenico in Valle” a cura di Maria Cristina Zanotti.

Concludiamo la serie di iniziative del mese con domenica 24, tutta per i bambini dai 5 agli 8 anni: ci prepariamo alla Pasqua scoprendo suoni e simboli del momento più importante dell’anno. Il laboratorio questa volta sarà solo per un massimo di 20 bambini, la prenotazione è obbligatoria.

E il resto delle domeniche? Sempre aperti, dalle 17 alle 20. Vi aspettiamo.

K.B., Museo Diocesano.

Natale al museo 2018-2019

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Il Museo Diocesano augura a tutti Buone Feste con un calendario dell’Avvento pieno di appuntamenti per tutte le età!

Anche quest’anno il Museo Diocesano di Jesi è pronto ad accogliere nelle sue sale chi vorrà aderire alle tante iniziative che attraverseranno i prossimi giorni di attesa e preparazione alle festività natalizie. Si sono già svolte sabato 1 dicembre la conferenza del dott. Mauro Torelli organizzata dal circolo Ferrini, che ha presentato un itinerario storico-artistico sul Santo patrono della città e il bellissimo pomeriggio di domenica 9 dicembre con il laboratorio “Semi di Luce!Aspettando Santa Lucia”, che ha preparato i bambini e le famiglie a vivere le festività di Santa Lucia scoprendone iconografia e storia. Il calendario per le prossime settimane è ancora più ricco. Giovedì 13 dicembre, nella giornata delle celebrazioni della Santa organizzate dalla Confraternita di Santa Lucia, il museo diocesano sarà aperto dalle 17 alle 20 con le visite guidate “Alla scoperta della santa della Luce” che porteranno a conoscere aspetti iconografici e storici sulla figura della santa e sulla confraternita che nel palazzo ha fondato il suo ospedale.

Sabato 15 dicembre il circolo Ferrini presenterà una conferenza dal titolo: “Islamismo, Ebraismo e Cristianesimo”. Novità assoluta per il Natale 2018, il laboratorio “I profumi della grotta”: ogni domenica dal 16 dicembre al 6 gennaio, a partire dalle 17, i bambini avranno la possibilità di vivere un’immersione sensoriale all’interno della grotta, simbolo e luogo di origine di tutto ciò che è il Natale. Tatto, vista, odorato, udito saranno stimolati in un laboratorio davvero unico nel suo genere. La prenotazione è consigliata e sarà previsto un contributo libero a partire da 1 euro a persona. Proseguiranno inoltre le visite guidate museali connesse alla mostra di Lorenzo Lotto a Macerata, nelle giornate di domenica 23 dicembre e 6 gennaio. Il Museo aderisce inoltre alle al concorso culturale a premi a cura della Pro Loco  di Jesi “Accendi Natale”: con la cartolina presente nel depliant di promozione delle iniziative natalizie del Comune di Jesi si potrà partecipare ad un gioco al riconoscimento di dettagli tratti dai musei della città e vincere i ricchi premi in palio. Il Museo Diocesano durante il periodo natalizio sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,30 e tutte le domeniche dalle 17 alle 20. Giorni di apertura straordinaria: 8-25-26 dicembre e 6 gennaio. Chiuso mercoledì 1 gennaio.

Ricordiamo che per i bambini e le loro famiglie sono a disposizione il “Giocablocco” e “Furto a Palazzo Ripanti” due sussidi del museo realizzati con l’intento di promuovere una visita ludico-interattiva che possa coinvolgere anche i più piccoli.

Vi aspettiamo al Museo per augurarvi personalmente un Natale di pace e di gioia!

K.B., Museo Diocesano.

La piazza dei musei

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Domenica 21 ottobre il Museo Diocesano e il Museo Federico II Stupor Mundi presenteranno pubblicamente le loro attività didattiche per le scuole d’infanzia, primarie e secondarie. “La piazza dei musei” è il titolo dell’iniziativa che vedrà i due Musei di piazza Federico II promuovere anche una nuova proposta didattica comune. L’appuntamento è alle ore 17 nella Sala Valeri del Museo Diocesano: dopo una breve introduzione, le educatrici museali resteranno a disposizione degli insegnanti che vorranno partecipare fino alle ore 20.

L’idea è quella di creare un’occasione d’incontro e confronto tra musei e scuole, come in una piazza appunto, al fine di individuare insieme i possibili raccordi tra le esperienze proposte dai musei e le esigenze scolastiche, ma anche di progettare in sinergia nuovi percorsi capaci di stimolare curiosità e accendere il desiderio di conoscere, esplorare, interpretare le opere d’arte e la storia del proprio territorio.

L’incontro si inserisce all’interno delle Giornate dei Musei Ecclesiastici, promosse dall’Associazione dei Musei Ecclesiastici Italiani (AMEI) come una simbolica iniziativa di condivisione. Con lo slogan “Se scambio cambio”, afferma l’AMEI, si vuole sottolineare che compito di un museo è cogliere i “cambiamenti” in atto, i bisogni sociali e culturali della propria comunità, favorire la costruzione di una società coesa e responsabile, sostenere l’integrazione, il dialogo, la relazione, proprio grazie all’arte e alla cultura.

Tutto questo avviene a una settimana di distanza dall’appena conclusa Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, che ha riscosso un grandissimo successo di pubblico e apprezzamento delle attività proposte. In un flusso continuo, bambini e adulti hanno giocato insieme e con entusiasmo contagioso si sono trasformati in investigatori scoprendo le storie e le curiosità nascoste dentro opere d’arte, soffitti, stemmi e strani oggetti in disuso.

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.

La sapienza di un re, giovane!

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La nostra Sala Valeri racconta episodi biblici ai suoi ospiti da quasi 300 anni. Domenica 30 settembre, alle ore 17.30, lo farà per voi e per noi in modo ancora più speciale, con l’arte, la parola e la musica!

L’appuntamento nasce dalla collaborazione tra l’Ufficio Catechistico e il Museo Diocesano di Jesi. Le parole di don Mariano Piccotti, che ha fortemente voluto e sostenuto questa iniziativa, ne illustrano bene il contesto e il significato:

“La Domenica della Parola è un’occasione speciale per raccogliere il popolo di Dio attorno alla Bibbia, come ci invita a fare papa Francesco. La sua proposta è nata nel suo documento dopo il giubileo della Misericordia. Ha indicato proprio questa data dell’ultima domenica di settembre. Ma si sono anche premurati di chiedere alle chiese locali di trovarne una migliore, se necessario, purché si apra la Bibbia e ci si nutra della Parola di Dio. Quest’anno si dice anche una giornata di festa. Una giornata di festa e celebrazione per rimettere al centro della vita, accanto all’Eucaristia, l’ascolto della Sacra Scrittura, attraverso esperienze e momenti di lettura, approfondimento e riflessione spirituale da vivere in comunità.

Per questo anche nella nostra diocesi è stato promosso un significativo incontro che vede insieme arte, Bibbia, psicologia e fede.

Entrando nella prima sala del nostro museo diocesano, si può ammirare una grande tela del Valeri sul giudizio del Re Salomone. E’ un flash sul momento in cui il re per decidere a chi dare il bambino, preteso da due madri, propone di tagliarlo a metà.  La saggezza di questo re, per altro giovane, è proverbiale.  Ci sarà la dott. Sara Tassi che racconterà del Valeri e della tela. Poi il biblista don Francesco Savini che aprirà con noi il testo biblico e farà scoprire la giovinezza di questo re che lo induce a cercare una via nuova per scoprire la via di uscita. Che devono fare i giovani?

Suor Anna Maria ha riletto l’atteggiamento delle due donne, delle due madri nei confronti del figlio. Un figlio da pretendere a tutti i costi. O un figlio da far vivere a tutti i costi.  Don Mariano che ha sollecitato questa proposta ci farà percepire come la via della bellezza porta allo stupore e anche alla apertura della mente alla fede.

La musica del violino del giovane Giacomo Caccavale ci farà attenti alla Parola, all’arte e alla ricchezza della Parola della Bibbia.  Iniziamo così, dicono all’ufficio catechistico, un percorso che porti anche davanti ad altre opere d’arte della nostra diocesi, ispirate alla Bibbia, per vedere la luce in un tempo di tenebra e per gustare la bellezza in un tempo di banalità.” 

 

I frutti del Museo Diocesano

estrazioneVenerdì 25 maggio sono stati estratti in diretta su Facebook i vincitori dei prodotti alimentari provenienti dai luoghi colpiti dal sisma ospitati durante la scorsa Notte dei Musei a Jesi. Tre donne si sono aggiudicate i gustosi premi in palio: Graziella Muzi, Serenella Amadio, Emanuela Bocci. In moltissimi hanno partecipato all’estrazione, risolvendo il gioco-indovinello che lo scorso 19 maggio chiedeva ai visitatori dei Musei e della Biblioteca quale fosse il cibo che connetteva i vari percorsi guidati, accomunando tutti i palati: “pane” la risposta esatta.

Al Museo Diocesano la Notte dei Musei ha visto nascere connessioni fruttuose in ogni senso, come quella con Enrico Foglietti, venuto appositamente da Norcia con sua moglie per aprire gli incontri della serata presentando le sue confetture di fico, di mela cotogna, di visciola e amarena, di rosa canina, di sambuco, di mora e le marmellate di agrumi. Il produttore ha raccontato la storia della sua Azienda Agricola Sibilla, nata intorno agli anni ‘90 all’insegna della passione e dell’amore per la sua terra e per le peculiarità dei suoi alberi e dei suoi frutti. Si è parlato di rarità a rischio estinzione e dell’importanza di recuperare e rinnovare alcune tradizioni. Proprio su questo si è allacciato l’approfondimento sulla marmellata, in cui Sara Tassi, conservatrice del Museo Diocesano, ha citato perfino il primo “Trattato delle confetture” di Nostradamus del XVI secolo. Altrettanto curiose la simbologia e le leggende legate ad alcuni frutti nella storia dell’arte: Sara Tassi e Carla Marinelli (collaboratrice del Museo) hanno accompagnato per tutta la serata i vari gruppi a scoprire da vicino i dettagli di alcune opere del Museo in cui la presenza dell’uva, della melagrana, della mela, della pera, del fico e del cetriolo, è tutt’altro che decorativa e veicola precisi messaggi.

Un’altra importante connessione è stata quella con Alessandro Gianfelici del Circolo Fotografico Ferretti di Jesi, che ha guidato i visitatori tra le foto scattate dal suo gruppo grazie alla collaborazione con Sibillini LAB per il progetto “L’eco della terra” subito dopo il sisma del 2016.

Di luoghi e persone che stanno ancora combattendo per portare avanti le proprie attività dopo il terremoto si è parlato anche domenica 20 maggio con il professore dell’Università di Macerata Giammario Borri, nell’incontro moderato da Giulia Giulianelli, conservatrice del Museo Diocesano. Il Museo è così diventato l’ennesima tappa del viaggio che il prof. Borri sta compiendo in tutta Italia per presentare il suo libro “La rosa del mio giardino” con lo scopo di acquistare un pulmino per il Centro per persone diversamente abili “Il Girasole” di San Severino Marche. Nel libro, oltre al racconto di vicende personali, una serie di riflessioni e citazioni vogliono far pensare al valore della vita e alla necessità di condividere il dolore e i terremoti, in senso ampio, che inevitabilmente tutti incontriamo.

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.

Il 19 e il 20 maggio “Misteriose iper-connessioni a Palazzo” per la Notte e la Festa dei Musei.

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Al Museo Diocesano marmellate e confetture, fotografie e un libro dei luoghi colpiti dal sisma.

Sabato 19 maggio i luoghi culturali jesini si connettono tra loro e con il territorio per la Notte dei Musei. Ogni struttura ospiterà un produttore dei luoghi colpiti dal sisma e collegherà il prodotto presentato al patrimonio artistico e culturale che conserva e valorizza.

Il Museo Diocesano accoglierà l’Azienda Agricola Sibilla di Norcia: le sue prelibate marmellate e confetture offriranno lo spunto per scoprire la ricchezza di frutti e fiori come nutrimento, ma anche come veicolo di riferimenti simbolici nelle opere d’arte. L’incontro con il produttore infatti proseguirà con un percorso guidato nelle stanze del Museo e si ripeterà ogni ora a partire dalle 21 fino alle 01 (inizio ultima visita alle ore 24). Come nelle altre strutture, durante ogni visita sarà possibile partecipare a un gioco per scoprire qual è il cibo che connette tutti i palati e tutti i percorsi: in palio i prodotti dell’Azienda Agricola Sibilla, della Fattoria Lucarini, della Distilleria Varnelli e de La Bona Usanza Scarl, esposti per tutta la sera presso la sede della Pro Loco di Jesi.

La mostra fotografica del Circolo Ferretti di Jesi “L’eco della terra. Il sisma nel territorio marchigiano” impreziosirà l’appuntamento di sabato e quello di domenica, offrendo ai visitatori la possibilità di emozionarsi e di entrare in contatto con il paesaggio e i suoi abitanti.

Domenica 20 maggio alle 17.30 il Museo Diocesano ospiterà il Professore Giammario Borri, docente all’Università degli Studi di Macerata e autore del libro “La rosa del mio giardino. Come supportare la fragilità post-sisma e alimentare la speranza nell’area dei Sibillini”. Borri ha vissuto con la sua famiglia il dramma del sisma del 2016, perdendo la casa, ma non la speranza, il carattere solare e la volontà di essere promotore di iniziative di solidarietà. Le donazioni inerenti al volume infatti serviranno per l’acquisto di un pulmino a favore del Centro per persone diversamente abili “Il Girasole” di San Severino Marche.

Qui sotto il programma generale dell’iniziativa a Jesi:

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Carla Marinelli, Museo Diocesano.

Il nuovo gioiello del Museo Diocesano

La sezione di icone è stata inaugurata tra gioia e commozione di ospiti e partecipanti.

Domenica 11 marzo è stata inaugurata ufficialmente la nuova sezione permanente del Museo Diocesano dedicata alle icone donate da don Vittorio Magnanelli. Il Direttore del Museo Randolfo Frattesi e il Vescovo di Jesi S. E. don Gerardo Rocconi hanno salutato una platea di un centinaio di persone, arrivate puntualissime per ascoltare le parole di don Vittorio e di suor Patrizia Pasquini, che hanno messo in luce l’essenza delle icone come oggetti sacri e degli iconografi come artisti che prestano le loro mani a Dio.

Don Vittorio ha raccontato, tra ironia e riferimenti storici, come questa sua raccolta sia nata da casualità e intuizione negli anni 1995-97, girando tra le “bancarelle dei Polacchi” nei piazzali di Porta Valle e San Savino.

Suor Patrizia ha incantato il pubblico con il suo brillante intervento sulla tecnica di realizzazione delle icone, mostrando fotografie e raccontando concretamente il lavoro minuzioso e rituale di preparazione dei materiali, seguito dal disegno vero e proprio e dalla colorazione con elementi completamente naturali. Disarmante la chiarezza con cui ha spiegato che in questo modo nelle icone si dà visibilità all’incarnazione di Dio e all’eternità, resa grazie alla compresenza sulla stessa tavola di episodi avvenuti in momenti diversi.

Sara Tassi, curatrice dell’allestimento della nuova sezione, ha poi illustrato con riferimenti altrettanto suggestivi la suddivisione delle teche che raggruppano le icone per tipologie. La prima vetrina mostra icone sulle festività liturgiche del Calendario ortodosso, la seconda quelle con la copertura metallica (riza) che le impreziosisce e protegge; la terza contiene le icone sui Santi che venivano esposte nei cosiddetti “angoli belli” delle abitazioni private per pregare e infine la quarta quelle dedicate alle varie iconografie sulla Madre di Dio, nate dal ritratto che San Luca evangelista fece direttamente a Maria.

La collezione di don Vittorio è in realtà più ampia: alcune icone restaurate sono esposte nella Quadreria della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, a Palazzo Bisaccioni. Altre ancora sono state trasferite temporaneamente al Museo per una mostra a sorpresa in occasione dell’inaugurazione.

Non sono mancate infine riflessioni sull’arte sacra occidentale e sulla necessità che questa riprenda un dialogo con la cultura del nostro tempo. A questo proposito, don Vittorio dal 1996 contribuisce ad alimentare il rapporto arte-fede con la rassegna d’arte contemporanea “Biblia Pauperum” da lui stesso ideata e curata insieme al Museo Diocesano: organizzata con cadenza pluriennale, ogni edizione della rassegna propone agli artisti di interpretare una parte specifica della Sacra Scrittura e di partecipare poi con la propria opera a una mostra collettiva ospitata in meravigliosi spazi pubblici della città di Jesi.

Considerato l’altissimo numero di partecipanti e l’intimità dello spazio riservato alle icone, il Museo ringrazia per la pazienza le persone che hanno atteso il loro turno per assistere alla visita guidata di Giulia Giulianelli (curatrice del Museo) e ricorda che d’ora in poi nel consueto orario d’apertura è sempre possibile visitare la nuova sezione, incastonata nella quinta delle nove sale del percorso espositivo.

I prossimi appuntamenti invece sono: domenica 25 marzo alle ore 18 con un percorso iconografico sull’Annunciazione; sabato 31 marzo dalle 17 alle 20 con i laboratori pasquali per bambini e famiglie sulla “battistangola suonata”; domenica 15 aprile alle ore 18 con un percorso sull’iconografia della Resurrezione di Cristo. 

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.