E se entri al museo, cosa puoi fare?

Mentre si smontano le decorazioni natalizie e si programmano le attività e gli eventi del nuovo anno, ci siamo fatti una domanda: ma se entri al museo, cosa puoi fare?!

Anche se non ci sono grandi eventi da noi non ci si annoia mai!

Prepara carta e penna per prendere appunti, ecco le attività sempre disponibili al museo:

  1. Immergiti nel tour interattivo con l’audioguida disponibile su izi.travel, ricca di aneddoti e quiz
  2. Prendi il giocablocco, un album di attività per divertirti con i bambini dai 6 agli 11 anni
  3. Risolvi il furto a Palazzo Ripanti ritirando il fumetto ed esplorando le opere della nostra collezione
  4. Prova 10 giochi di sguardi fotografici da fare da soli o in gruppo

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Vi aspettiamo al museo!

C’era una volta al museo

Il titolo della Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo 2019 ci ricorda che al museo si conservano storie. Storie che possono essere intrecciate con leggende e con la cultura orale dei luoghi e che possono essere raccontate da dipinti, oggetti, statue e, a volte, da persone, attraverso linguaggi diversi a seconda di chi sono gli interlocutori.

Ecco allora che Settimio e Florenzio possono diventare i personaggi di una fiaba.

Domenica 13 ottobre i bambini e le loro famiglie hanno conosciuto Settimio, il protagonista, la sua adolescenza, la sua ribellione, le avventure che lo hanno portato a rifiutare la guerra e a diventare il primo Vescovo di Jesi, ma anche l’antagonista Florenzio, rappresentante dell’Imperatore romano, che si opponeva al dilagare della religione cristiana.

Dato che ciò che caratterizza l’ascolto di una storia in un museo è il fatto di esserci immersi, potercisi muovere dentro e magari prenderne parte, il busto di San Settimio e il dipinto raffigurante il suo martirio sono diventati pretesti per riconoscere i simboli caratterizzanti l’uno e l’altro personaggio. I bambini hanno ricevuto in custodia questi simboli per donarli a due misteriosi Settimio e Florenzio in carne ed ossa, vestiti in abiti d’epoca romana, che li attendevano immobili e muti nell’ultima tappa del percorso.

Occhi stupiti e increduli hanno accompagnato i passi piccoli e incerti, ma necessari per restituire ogni simbolo al personaggio corrispondente. Vinta così la paura di sbagliare, i bambini hanno ricevuto un compito ancora più alto: immaginare uno scambio di battute tra Settimio e Florenzio. I balloon a disposizione si sono pian piano riempiti di parole, emozioni, riferimenti, urla liberatorie e desideri di cambiare l’esito della storia.

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Settimio e Florenzio hanno recitato fedelmente i dialoghi scritti dai bambini, mettendo in scena numerosi finali per tutto il pomeriggio, con grandissima empatia da parte di grandi e piccoli.

Un grazie speciale va proprio agli oltre cento partecipanti che si sono messi in gioco e alla squadra che ha lavorato per organizzare tutto questo, che è sempre a disposizione per realizzare attività significative e divertenti per le famiglie, per le scuole e per chi si occupa dell’educazione di bambini e ragazzi.

Scopri qui le nostre proposte per le famiglie!

Scopri qui le nostre proposte per le scuole!

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano Jesi.

“Piccolo, ma prezioso!”

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“Piccolo, ma prezioso” può essere riferito a un bambino, a una famiglia, a un museo stesso, oppure a un oggetto conservato in un museo, ma anche a un gioco e a un dettaglio, capace di rivelare grandi storie e tradizioni.

Domenica 14 ottobre si festeggia la “Giornata nazionale delle famiglie al museo 2018”, una ricorrenza arrivata alla sua sesta edizione, che ogni anno propone ai musei un tema intorno al quale sviluppare attività rivolte appunto alle famiglie. Il tema 2018 è “Piccolo, ma prezioso”.

“Occhio al dettaglio… piccolo ma prezioso!” è il nome del nuovo gioco d’investigazione che le famiglie potranno sperimentare domenica dalle 17 alle 20 al Museo Diocesano di Jesi.

Lo schema del gioco è lo stesso di quello che ha già fatto divertire grandi e piccoli durante l’estate, ma i quiz sono tutti nuovi e si possono risolvere cercando nel museo i dipinti, i soffitti, gli oggetti da osservare attentamente perché le risposte sono nei piccoli dettagli. Non occorre prenotare né attendere turni. Ogni famiglia può giocare insieme come una squadra oppure, se i bambini hanno più di 6 anni, i componenti possono anche scegliere di sfidarsi tra di loro.

Prima di uscire le famiglie scopriranno un piccolo oggetto misterioso conservato al museo e chi ne indovina la funzione potrà partecipare all’estrazione finale, in comune con gli altri musei di Jesi, che mette in palio gadget e materiali didattici.

Non mancherà una postazione in cui poter disegnare e divertirsi a scoprire le storie di artisti come Klee e Seurat grazie ai personaggi dei cartoni animati testimonial dell’evento “Matì e Dadà”.

Tutte le attività sono a ingresso libero e gratuito.

 

Carla Marinelli, Museo Diocesano.